Come iniziare una partnership con un'azienda profit 

I casi di Danone, Ferrarelle e Tigotà

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Ai tre webinar della Settimana della (vera) C*SR, che abbiamo organizzato coinvolgendo grandi aziende, l'obiettivo degli  incontri era molto chiaro: ragionare su come fare Corporate social responsibility oggi, utilizzando il linguaggio giusto per relazionarsi con le aziende, e come queste possono ragionare insieme al Terzo Settore per costruire una partnership con le nuove modalità della sempre più innovativa C*SR.

Infatti, la nuova responsabilità sociale d’impresa prevede un maggior coinvolgimento di temi quali la comunità, il territorio, la cultura, la cittadinanza attiva, la sostenibilità e tanto altro: si tratta, dunque, di un impegno concreto che coinvolge l'intera azienda accanto alle organizzazioni nonprofit verso un reale cambiamento. 

In questo articolo troverai alcuni appunti presi della seconda giornata, moltissimi consigli e suggerimenti su come dialogare e impostare partnership con aziende come Danone, Ferrarelle e Tigotà!

Collaboarare con Danone

Letizia Caccavale, responsabile relazioni istituzionali e sostenibilità di Danone Italia, si è messa a disposizione per raccontare i valori di Danone, fondamentali nella scelta delle loro partnership.

Danone, società benefit a partire dal 2020, è leader a livello globale con un portfolio unico di prodotti e bevande incentrati sulla salute. L’azienda ha creato un “Danone impact journey”, ovvero un piano di sostenibilità (economica, ambientale, sociale ed etica) riassunto in tre pilastri, in cui si operano insieme alle organizzazioni del Terzo Settore loro partners. La comunanza a questi valori di sostenibilità è la chiave d’accesso per collaborare con Danone. Le loro partnership sono operativamente regolate da un efficacissimo modello strategico che chiamano “il Megafono Sociale”

Cosa funziona:

  • Proponi un progetto che abbia riposa ai loro valori e che rientri nel loro "Danone Impact Journey" (cioè le loro linee guida di indirizzo).
  •  Presenta un progetto coerente con il loro modello di sostenibilità che loro chiamano “Il Megafono Sociale”;
  • Ricorda che Danone accoglie progetti attivi su tutto il territorio nazionale
  • Presenta un progetto innovativo e concreto;
  • Tieni a mente che Danone sostiene sia i piccoli e i grandi progetti.

Cosa NON funziona:

  • Presentare proposte incoerenti a ciò che sta a loro a cuore. Immagina quale legame potrebbe esserci tra la tua nonprofit e la loro mission;
  • Essere impreparati sull’azienda;
  • Utilizzare una comunicazione vaga e impersonale. Prova un approccio personale e che dimostri che tu conosca l’azienda.

Questa è solo una sintesi di quanto detto da Letizia Caccavale: non solo ha illustrato nel dettaglio il loro “modello del megafono sociale” (fondamentale per proporre una partnership con l’azienda), ma ha anche presentato tre casi specifici attivi nei progetti di sostenibilità d’impresa di Danone, che potrebbero essere per te ottimi esempi. Scopri il modello di CSR di Danone e i loro casi guardando il video su Youtube. Lasciati ispirare!

Collaboarare con Ferrarelle

Aldo Mastellone, responsabile comunicazione Corporate e affari istituzionali di Ferrarelle, gestisce e coordina le strategie dell’azienda con grande attenzione alla sostenibilità e alle tematiche sociali. 
Ferrarelle è divenuta Società Benefit dal 2021, dopo un percorso decennale d’impegno di responsabilità sociale concreta.
Aldo ha parlato delle buone pratiche e di buoni esempi di cui le organizzazioni del Terzo Settore potrebbero far tesoro per lavorare insieme alle aziende: cosa “fa venire sete” a Ferrarelle?

Cosa funziona

  • La presenza di un’idea precisa e di una progettualità nelle proposte di lavorare insieme;
  • Presenta progetti legati al territorio di riferimento dell’azienda (tieni presente che il loro stabilimento è in Campania);
  • Fai proposte per progetti concreti che dimostrano uno studio approfondito e una scelta di partner aziendale ponderata;
  • Dimostra di conoscere le altre iniziative aziendali, passate o in corso, per evitare di proporre progetti distanti dai valori dell’azienda o per evitare di proporre progetti simili: cogli le aree di interessa o aggiungi ulteriore valore a quel che è stato già fatto;
  • Proponi progetti misurabili e misurati, che siano precisi negli aspetti di misurazione: stabilisci subito dei KPI per valutare la tua proposta. 

Cosa NON funziona

  • Mail impersonali, specialmente se a cascata: evita palesi “copia e incolla” che hanno vari intestatari, denotano mancanza di interesse. Per un’attività di valore, ci deve essere valore anche dal primo contatto;
  • Progetti imprecisi rispetto a ciò intendi chiedere a Ferrarelle: evita proposte lacunose o che non abbiano idee precise di strategia e budget;
  • Meeting poco utili: non fare incontri per rileggere documenti già inviati e non proporre appuntamenti senza progettualità.

Aldo, durante il suo intervento al webinar, ha presentato l’interessantissimo caso di partnership con il FAI, esempio di un progetto legato al territorio. Approfondisci ogni dettaglio per farne tesoro guardando il video dell’incontro su YouTube!

Collaboarare con Tigotà

Marco Scattolin, responsabile marketing di Tigotà, ha raccontato di molte collaborazioni con vari enti e organizzazioni del Terzo Settore. Tutti i 708 negozi dell’azienda sono di gestione diretta, il che consente una comunicazione paritaria con i vari punti di vendita e il loro allineamento anche in fatto di proposte. 
Marco ha parlato del suo ruolo tra il Marketing e la CSR e, andato dritto al punto, ha spiegato come proporsi per una collaborazione con Tigotà, avvalendosi di alcuni esempi di partnership con realtà nonprofit. 

Cosa funziona

  • Potrebbe essere una buona idea (dato che è per loro buona pratica) partire da un prodotto, coinvolgendo attivamente i clienti dei punti vendita e dei collaboratori dell’azienda: il Cause Related Marketing è lo strumento ideale per coniugare il supporto alla causa e l’immagine aziendale tramite un prodotto in vendita;
  • Proponi un prodotto di vendita o un'iniziativa originale che crei un’interazione che unisca la tua organizzazione e Tigotà per arrivare ai clienti finali;
  • Sii reattivo e propositivo: velocità, pragmaticità e concretezza sono le tre parole chiave che guidano i processi di Tigotà. 
  • Proponiti per una partnership a lungo termine, che sia credibile e coerente;
  • Un aspetto cruciale per Tigotà è la trasparenza della nonprofit: i bilanci devono dimostrare la solidità e l’onestà della tua nonprofit. 

Cosa NON funziona

  • Progetti “a breve termine” e che dunque non prevedano una strategia progressiva;
  • Farti trovare impreparato sull’azienda e soprattutto sui tuoi documenti: ricorda che Tigotà apprezza una comunicazione reattiva e veloce, tieni a mente che i bilanci della tua organizzazione dovranno essere precisi e chiari;

Anche Marco ha riportato alcuni interessanti casi di partnership tra Tigotà e grandi organizzazioni come AIRC, Lega del Filo d’oro, Sanpatrignano: scoprili guardando il video su YouTube e prendi spunto. 

E così si conclude anche il secondo giorno dedicato alla nuova C*SR con preziosi suggerimenti per capire meglio il punto di vista delle aziende e per ragionare le giuste strategie di collaborazione per un corporate fundraising differente. Ecco un breve recap di cui far tesoro:

  • Cura la comunicazione con le aziende, personalizzala il più possibile e dimostra di conoscere tutto su di loro, compresi i loro progetti passati con altre organizzazioni nonprofit. Crea una proposta innovativa e concreta che possa funzionare nelle tematiche in cui sia la tua organizzazione, sia l'azienda, credono.
  • Come le organizzazioni hanno a cuore la causa e i donatori, le aziende hanno a cuore i loro prodotti e i loro clienti. Pensa ad un progetto che possa essere utile sia per la tua organizzazione che per l'azienda stessa.
  • Non solo grandi organizzazioni nonprofit. Le aziende possono collaborare anche con organizzazioni di dimensioni più piccole, purché vi sia coerenza con il loro core business, valori e mercato.

Approfondisci i dettagli di queste tre realtà: non perderti il secondo webinar della settimana della (vera) C*SR su Youtube!

 

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