Cosa dice chi è stato al Festival del Fundraising
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Marco Vitale
Coordinatore Fundraising presso Francescani per la Vita
Cosa mi è rimasto del Festival 2024? Sicuramente la sensazione di incontro e un po' di ritorno a casa e per tutti noi fundraiser, come se fosse un po' un grande aeroporto dove arrivano aerei da tutte le parti con storie diverse, ma che si incontrano in un posto comune e poi sono pronti a ripartire con nuove idee e nuovi stimoli.
Perché è importante il Festival del Fundraising? Per ritrovare un po' le nostre certezze, i nostri punti sicuri e allo stesso tempo trovare nuove idee e nuove occasioni di confronto per portare avanti le nostre cause.
Federica Maltese
Segretaria Generale e Responsabile Fundraising Fondazione Mus-e Italia e Founder di Non Profit Women Camp
Il Festival del Fundraising del 2024 si conferma quello che è un po' tutti gli anni, la possibilità di incontrare colleghe e colleghe e ricevere da loro veramente quella spinta che ci farà andare avanti fino al Festival del Fundraising 2025.
Rivedersi, risalutarci, riabbracciarci, chiederci com'è andata, come va, cosa stai facendo e sapere che dall'altra parte c'è qualcuno che ti capisce, ti conforta e sa esattamente quello che stai passando. Magari hanno un'idea nuova, hanno un modo diverso di vedere la stessa cosa che stai vivendo tu e ti possono aiutare in questo senso.
Per me il Festival è soprattutto persone, colleghe, colleghi e amici di fatto.
Alessandro Benedetti
Segretario Generale della Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Anna Meyer di Firenze
L'importanza del Festival del Fundraising è che annualmente è un'occasione di incontri e di confronto. Il tema di quest'anno era il tema della speranza. In realtà, più che di speranza, del venire al Festival vi è la certezza.
La certezza di avere nuovi stimoli, nuove idee e la certezza di portarsi a casa questi stimoli e queste idee per poter implementare, svolgere e fare meglio il proprio lavoro.
Quindi diventa una sorta di palestra su cui si prendono gli attrezzi del mestiere e poi a casa ci si allena per fare meglio il proprio allenamento e il proprio lavoro.
Alessandra La Palombara
Responsabile Fundraising AIL - Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma ONLUS - Sezione di Bologna
Allora il Festival del Fundraising in 3 parole… direi vita, impatto e felicità.
Vita, perché è l’evento che cambia la vita di noi professionisti del nonprofit, di noi fundraiser, in Italia. L’ha cambiata dall’inizio e penso che non sarebbe così la nostra vita di fundraiser se non ci fosse il Festival.
Impatto, perché da quando è nato il Festival ha creato un impatto nel fundraising incredibile nella nostra professionalità, nel modo di essere professionisti in Italia e in ambito internazionale nell’ambito del fundraising.
Felicità perché si percepisce quando arrivi, la si sente, e io sono molto felice di aver incontrato l’amore della mia vita al Festival e quest’anno c’è anche la nostra bambina, che se non ci fosse stato il Festival probabilmente Allegra non sarebbe arrivata, quindi per me è particolarmente speciale.
Francesco Armellino
Digital Fundraiser presso AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Al Festival del Fundraising abbiamo parlato della campagna 5x1000 di AISM per fare un passo avanti alla ricerca e di come questa è nata, è cresciuta, l’abbiamo ottimizzata negli anni e dei risultati che abbiamo ottenuto. In particolar modo abbiamo aumentato del 10% l’incasso del 5x1000 e dell’8% il numero di firmatari.
Questa è una campagna di grande impatto per l’associazione. Il Festival del Fundraising è importante perché è il momento dell’anno in cui puoi rallentare, puoi confrontarti con i colleghi ed è d’ispirazione. È quel momento in cui unisci i puntini e vai a pescare dalle esperienze di altre associazioni per poi portarti a casa un sacco di energia e un sacco di stimoli per l’anno che verrà.
Miriana Zacca
Fondazione PIME Onlus
Io sono Miriana, vengo da Milano e sono qui con Fondazione PIME Onlus. Questa è la mia prima volta al Festival del Fundraising ed è un'esperienza veramente unica.
Mi porto a casa incontri veramente interessanti con tantissime realtà da tutta Italia e soprattutto incontri con professionisti, grazie ai quali ho avuto veramente tantissimi spunti che spero potrò mettere poi in pratica sul mio lavoro a Milano.
Sarah Conigliaro
Comunicazione e Marketing presso AFC Fiorentina
Del Festival del Fundraising mi ha colpito tantissimo la popolazione, nel senso, il pubblico che avete: interessato, interessante, ha popolato tutta Riccione di viola e dei vostri pass e di arancione che è il vostro colore. Anche il pubblico che ha assistito al mio intervento mi è piaciuto tantissimo quanto fosse interessato, quanta curiosità avessero nello scoprire il progetto della Fiorentina e come questo si applicasse al mondo della scuola.
Devo dire che è stata una bellissima scoperta. Il progetto che io ho raccontato oggi è appunto un progetto che viene realizzato dalla Fiorentina calcio, ma che si applica al mondo delle scuole. Questo perché crediamo sia importante per qualsiasi azienda e per noi in primis come società di calcio mettere a frutto la capacità di amplificatore che abbiamo per veicolare messaggi positivi.
Abbiamo scelto il mondo della scuola per cercare di aiutare i ragazzi di elementari, medie e superiori a conoscere meglio lo strumento del web e saperlo utilizzare per promuovere il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente. Questo secondo noi è il futuro: cioè dare uno spessore alle aziende che vada oltre al semplice veicolare prodotti e servizi verso un target, ma anche arricchirsi di significati e assumersi una responsabilità sociale verso il territorio e verso gli stakeholder che ci circondano.
Veronica Rimoldi
Fundraiser e Grant Officier presso Fondazione PIME Onlus
Dal Festival del Fundraising 2024 mi porta a casa sicuramente tanti stimoli, tanta voglia di fare e di continuare quello che è il mio lavoro e tanta passione e condivisione perché ho conosciuto persone molto interessanti e ho scambiato contatti quindi sicuramente potranno nascere collaborazioni.
Sebastiano Moneta
Fondatore di Data Prosper
Perché è importante il Festival del Fundraising? Perché ormai è una indissolubile attività e momento che unisce tutti i fundraiser.
È un appuntamento che non può essere mancato da nessuno. Per migliorare la propria attività professionale, ma soprattutto anche per fare networking.
Chiara Schiavon
Fundraiser e consulente di fundraising e Resources Mobilization presso Terzofilo
Ho deciso di diventare la community leader del Festival del Fundraising perché essere parte di questa famiglia è meraviglioso e ci permette di conoscere professionisti e storie del fundraising da molto vicino.
L'importanza del Festival del Fundraising per chi fa questo mestiere è la possibilità di incontrare ogni anno colleghi da tutta Italia e l'occasione di ascoltare best practices di organizzazioni da tutti i settori.
Nick Scott
Digital, AI e Strategy Consultant
Sono molto felice di partecipare al Festival del Fundraising perché credo che sia molto importante. Parlerò dell'IA ed è molto importante che tutti si attivino e pensino a come usarla a fin di bene e a come fermarne gli usi negativi. E questo significa andare ovunque, in ogni Paese, e partecipare a questa iniziativa. E le persone di ogni organizzazione nonprofit e di beneficenza in tutti i Paesi. Questa è un'altra occasione per raccogliere questo messaggio. È un'opportunità. Ma dobbiamo anche unirci, collaborare per superare i confini.
La mia speranza per il mondo, che credo sia la stessa della raccolta fondi, è quella di aiutare le persone e il pianeta a migliorare il futuro. Spero che la raccolta fondi abbia successo, perché le organizzazioni che sosteniamo ne hanno bisogno più che mai. E quindi spero davvero che le persone vengano a questo Festival e portino via consigli, cose, idee su come migliorare la loro raccolta fondi, e che questo si traduca in un impatto reale sul campo: vite salvate, persone aiutate e un pianeta migliore. Ecco perché lo facciamo.
Mariangela Cappiello
Coordinatore Gestione Donatori presso Fondazione Telethon
Al Festival del Fundraising ho parlato di WhatsApp, quindi di come abbiamo implementato questo sistema di messaggistica istantanea nel donor journey multicanale di Fondazione Telethon.
L'impressione sul Festival 2024 è un po’ quella che ho tutti gli anni, cioè tornare un po’ a casa. È vero quello che c'è scritto qui fuori e l'impressione è quella di nonostante non si conosca praticamente quasi nessuno, non ci si sente mai soli perché c'è veramente questa comunione di intenti. Quindi sicuramente il plus è quello di riuscire a parlare con persone diverse che si occupano di cose diverse, e di missioni diverse.
Kara Logan Berlin
Ceo di Harvest
È molto importante per me essere qui al Festival del Fundraising, perché è così bello essere circondati da persone che amano questo lavoro, che ne sono entusiaste e che capiscono quanto sia importante fare un buon lavoro nel mondo. Dobbiamo tutti trovare fondi, quindi significa molto essere qui, dove le persone hanno la mia stessa gioia nel sostenere le organizzazioni che hanno bisogno delle nostre risorse.
So che il motto o il tema del Festival di quest'anno è la speranza, e questa è sempre una cosa divertente per me quando penso alla raccolta di fondi, perché dico sempre che la speranza non è una strategia. Ora, la speranza è comunque necessaria quando si deve credere che si possa fare meglio, che si possa fare di più, che si possa lavorare sodo e che tutto ciò sarà ripagato. E questa è una parte molto importante. Ma bisogna anche sapere come arrivarci, e questa è una parte importante, credo, del successo di questo lavoro.
Lucrezia Matera
Major Donors Specialist presso Save the Children Italia
Al Festival del Fundraising vi parlerò di uno strumento di raccolta fondi molto, molto interessante che noi di Save the Children abbiamo sperimentato nella raccolta da grandi donatori che può essere veramente uno strumento utile anche nelle vostre organizzazioni per far fare un po’ quel famoso salto della piramide ai vostri donatori.
Il Festival del Fundraising per me è un bellissimo momento di condivisione e di fratellanza. Per me perché è molto bello, una volta all'anno, potersi ritrovare tutti insieme tra colleghi fundraiser, anche se di organizzazioni diverse, con ruoli diversi, per mettere insieme le idee, le le gioie e i dolori del nostro lavoro e fare tutto questo divertendosi.
Alessandra Delli Poggi
Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Come ogni anno mi attendo tanto networking, tanti stimoli e la possibilità di ascoltare colleghi, di farmi venire nuove idee, di copiare bene e migliorare e soprattutto di vivere insieme. Come sempre una grande esperienza di generosità.
Consapevolezza anche del nostro lavoro che cresce sempre di più ed è sempre più strutturato. Per me avere speranza vuol dire essere parte attiva della costruzione della speranza, ovvero di un progetto, di un sogno che si realizza. Ma essere parte attiva, protagonista, che partecipa insieme ad altri alla creazione di un sogno.
Nancy Arnot Taussig
Senior Advisor, Global Philanthropy presso Save the Children International
Significa molto venire dagli Stati Uniti in Italia per partecipare a questo Festival e poter parlare del tema dello sblocco del potenziale dei consigli di amministrazione. È qualcosa di veramente importante per la salute e la vita della nostra organizzazione, ed è molto emozionante vedere gli oltre 1.000 partecipanti qui e quanto la filantropia e il fundraising siano arrivati lontano in Italia. È stato davvero emozionante vederlo.
Direi assolutamente ai miei colleghi di venire qui l'anno prossimo. L'intera organizzazione è stata grandiosa. Ci sono stati relatori straordinari. La possibilità di ascoltare alcune traduzioni. Penso che sia accessibile a un pubblico più globale. Quindi è stato davvero ben fatto.
Io sono una persona molto fiduciosa. Dico sempre ai miei figli e ai miei amici che dobbiamo essere persone di speranza. Perché nel mondo stanno accadendo molte cose. Ci sono molte cose che ci porterebbero davvero allo sgomento, ma noi per proimi dobbiamo essere persone di speranza.
Per questo penso che le organizzazioni qui e in tutto il mondo facciano un lavoro incredibile, offrendo programmi e servizi per dare speranza agli altri e salvare i bambini. Vediamo persone in situazioni molto difficili che hanno speranza. Quindi dobbiamo avere speranza. E penso che sia qualcosa di cui il mondo ha più bisogno.
Valerio Lochiatto
Digital Marketing Specialist presso Caritas Ambrosiana
È il primo primo anno che vengo qua al Festival del Fundraising mi aspetto di conoscere tante sfaccettature, visto che siamo in un momento dove praticamente le competenze si dice devono essere orizzontali sì, ma anche verticali. Però per comprendere gli altri, se non si hanno tutti quegli aspetti tecnici che non si possono approfondire tutti perché non possiamo fare tutti quei percorsi.
Ecco, mi aspetto di conoscere altri professionisti o persone che perlomeno hanno la voglia di condividere, di vedere altri aspetti, comunque esperienze uniche, perché ogni realtà è un mondo a parte..
Davide Antoni
DigitalFundraiser & Marketing Specialist presso Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro
Che cosa mi porto a casa dal Festival del Fundraising 2024? Sicuramente la consapevolezza che il digitale, per come lo avevamo conosciuto fino adesso, è morto e soprattutto tante nuove, tanti nuovi amici e nuove conoscenze.
Lara Robbiani
Specialista sul campo presso Associazione Dare
Mi chiamo Lara Robbiani, vengo dalla Svizzera ed è la prima volta che vengo al Festival.
Per me è una grossa opportunità perché ho una piccola associazione che sta crescendo a vista d'occhio e tra le cose che c'è bisogno c'è bisogno di sostenibilità, per cui la ricerca di fondi è una cosa molto importante.
Davide Arosio
Responsabile Individual Giving presso Fondazione IEO-MONZINO
Mi porto a casa dal Festival del Fundraising 2024 sicuramente il piacere di rivedere colleghi e anche fornitori con cui è sempre bello scambiare nuove idee.
E lo spunto che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare e che si può sempre migliorare, per cui bisogna continuare giorno dopo giorno a lavorare e impegnarsi per fare sempre un fundraising migliore.
Mirca Renzetti
Vice Presidente presso La Formica Cooperativa Sociale s. r.l.
Io sono Mirca Renzetti, vengo da Rimini, sono della cooperativa sociale La Formica. Per me il Festival è un'occasione di incontro, di approfondimento e di appunto valorizzare sempre di più quelli che sono gli aspetti della raccolta fondi del valore sociale per le nostre realtà.
Io consiglierei a tutti di venire al Festival perché è un'occasione per approfondire delle tematiche di interesse e per poter fare network e confrontarsi con altre realtà del proprio settore no profit.
Milo Hasbani
Vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche
Sono Milo Hasbani. Sono vicepresidente dell'Unione delle Comunità ebraiche, partecipo a questo evento come comunità ebraica di Milano e la mia impressione è veramente fantastica perché una organizzazione come come partecipazione come eventi come come tutto dunque anche temi molto interessanti e diciamo copre un po tutte le mie aspettative.
Alice Steri
Analista dati presso Oxfam
Cosa mi porto a casa da questo Festival? Grinta, voglia di cambiamento e innovazione. Il Festival del Fundraising è importante perché secondo me è una fucina di idee.
Paola Macri
Middle Donors & PMI presso Save the Children Italia
Allora come diciamo... nuova arrivata all'interno dell'ambito del fundraising ho diverse impressioni, generalmente tutte positive, anzi in realtà tutte positive, e ritengo che l'avvicinamento a questo campo sia dovuto a comunque una mia analisi personale rispetto a un certo livello di empatia che ho sempre ritenuto di avere. Così come una voglia di comunicare con gli altri, di relazionarsi con gli altri che nell'ambito del fundraising sarebbero i donatori.
E il Festival del Fundraising per me è un'ottima opportunità per ancora di più inoltrarmi all'interno di questo mondo. E insomma avere l'opportunità di conoscere altre persone, altri lavoratori che hanno studiato in questo ambito.
Gio Fumagalli
International Director of Marketing and Digital Strategy presso Animal Equality
Allora secondo me venire al Festival del Fundraising è importante perché da un lato hai la possibilità di ovviamente incontrare le persone che sono tuoi colleghi, con cui magari non scambi sempre un sacco di opinioni e informazioni perché sei iper focalizzato a fare il tuo. Per cui essere in un ambiente in cui ci sono delle persone che fanno il tuo stesso lavoro ma non nella tua stessa organizzazione è un valore aggiunto.
Dall'altra parte, per i cristiani che vengono mostrati qui non aiutano pessime sessioni teoriche, ma lavora invece su esperienze pratiche di qualcuno che fa il tuo mestiere, in un altro ambito e io sono un grande fan del prendere qualcosa che sta funzionando da una parte e portarlo nel settore in cui in cui lavoro. Quindi ti direi queste due cose.
Carmela Balestra
Non Profit Management presso LVIA Ong
Dal Festival mi aspetto di tornare a casa piena di energia perché lavorando per il terzo settore abbiamo sempre bisogno di ricaricare le nostre energie per fare bene il nostro lavoro. Mi aspetto di incontrare amiche e amici che lavorano in questo settore e di ritornare a casa carica pronta a continuare il mio lavoro.
Massimiliano Massimelli
Direttore Generale di Fondazione Terzoluogo
Io sono entrato community leader del Festival ed è il terzo penso anno che lo faccio perché è un bel modo di vivere il Festival in maniera un po' diversa, cioè di non viverla solo come fruitore, ma viverla anche dall'altra parte, dalla parte dell'organizzazione.
Siccome secondo me questo è un Festival che veramente eccelle dal punto di vista organizzativo, ma anche sono riscontri che sento da dagli amici e colleghi che sono qua è molto bello poterne fruire e godere delle sessioni va anche bello vedere il lavoro che fanno che si fa dietro le quinte e quindi io mi porto a casa sempre una sorta di formazione su questi aspetti e quindi mi sembra molto interessante e poi è bello perché comunque è una famiglia che ci si ritrova tutti gli anni e quindi anche un modo diverso per stare assieme sarà ancora più vicini.
Manuela Modica
Donor Care Specialist presso Greenpeace Italia
Dal Festival del Fundraising 2024 mi porto a casa l'aver incontrato tanti e tante dei miei colleghi e colleghe di Master e quindi è sempre un buon momento, un bel momento, visto che viviamo sparsi e sparse in tutta Italia, per incontrarsi e raccontarsi da quel 2018 com'è andata la nostra vita.
E poi lavorativamente parlando, io lavoro in una grande organizzazione però mi porto a casa tante piccole idee, magari una qui, una lì che messe insieme poi mi permettono di migliorare il mio lavoro.
Ho scelto di frequentare il Master in Fundraising perchè dopo che ho finito l'università ho deciso di voler lavorare nel mondo del nonprofit e ho provato parecchie cose. Ho fatto un corso di progettazione e poi mi sono imbattuta in un corso di fundraising. Mi è piaciuto, ho detto "ne voglio fare il mio lavoro" e ho cercato un corso di studi specialistico e specializzato nel fundraising, l'ho provato ed eccoci qua.
Chiara Tuscano
Responsabile Marketing & Fundraising presso AIL Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma ONLUS
Per me il Festival del Fundraising è condivisione e la possibilità di fare networking, di incontrare colleghi e di imparare dalle loro esperienze, di far meglio nel mio lavoro.
Luca Saade
Responsabile amministrativo progetto reti al lavoro presso Comitato Pavia Asti Senegal
Sono voluto diventare un volontario del Festival del Fundraising perché sto finendo i miei studi in economia sociale e da diversi anni comunque sono vicino al terzo settore, alle associazioni e mi piaceva l'idea di vedere un altro aspetto che affronto poco di solito, e cioè quello della raccolta fondi e di come anche chi si occupa di questo mondo si forma e interagisce tra di loro con i propri colleghi. Quindi è un po questo il motivo principale.
Sono molto contento perché sto vedendo le persone felici di stare qua, felici di parlare tra di loro e anche di confrontarsi anche con noi volontari. Quindi molti ci chiedono da dove veniamo, che percorso abbiamo. Ed è bello perché non siamo visti solamente come quelli che permettono alle persone di stare qua ma appunto come parte attiva.
Elena Vecchini
Marketing Manager e raccolta fondi presso Animal Equality
È un po come il Natale, perché nonostante tutto l'anno, poi finalmente arriva una cosa che ti porti a casa. Sono soprattutto gli incontri con le persone. E poi chiaramente anche un bagaglio di conoscenze. Bello importante il Festival del Fundraising. Parlerò di una campagna un po' folle, in realtà, che si chiama "Il mese degli animali." È partita da una singola idea per poi unire tante altre cose al sostegno per poi c'è un pizzico di peer to peer, un pizzico di attivismo e un pizzico di corporate fundraising.
Clara Urso
Junior Legacy & Legal Officer presso LAV
Riassumerei le caratteristiche fondamentali di un fundraiser in tre E:
- energia.
- empatia.
... e qual era l’altra?
Energia empatia ed entusiasmo.
Paola Maggi
Responsabile Innovazione e Sviluppo Donatori Privati presso Fondazione Progetto Arca
Cosa mi porto a casa dal Festival del Fundraising 2024? Come sempre tantissime opportunità di networking, l'opportunità di stare a contatto con i colleghi, fare team building con i colleghi, il fatto che bisogna approfondire la possibilità di creare una cultura dei processi all'interno dell'organizzazione e, come sempre, la possibilità di stare con voi volontari splendidi del Festival.
Michele Messina
Digital Marketing Manager presso CESVI
Quest'anno al Festival del Fundraising insieme al mio compagno di merende Gio Fumagalli parliamo dei megatrend digitali che stanno cambiando il fundraising, stanno cambiando internet, come ci hanno investito e come ci investiranno. Ma soprattutto proviamo a dire "come provare a sopravvivere". Perché i megatrend online è difficile poterli prevedere, bisogna semplicemente farsi trovare pronti per poterli poi cavalcare o comunque non affogare.
Se consiglierei il Festival? Decisamente sì, perché è un'occasione comunque per vedersi, per ritrovarsi, anche per fare quelle due tre chiacchiere che insomma fanno bene e ti ricaricano per tutto l'anno.
Francesca di Maolo
Direttrice presso Istituto Serafico di Assisi
Oggi al Festival del Fundraising ho parlato della campagna in aiuto promossa dall'Istituto Serafico per bambini e ragazzi con gravi disabilità. Il Serafico è un centro che si occupa appunto di diagnosi, cura e riabilitazione di bambini con gravi disabilità. E parlare della campagna promossa dal nostro Istituto è stata l'occasione anche per mettere a fuoco i nodi e i dubbi che si incontrano quando si chiedono soldi per un centro sanitario, ma anche il modo per ricostruire alcune verità che spesso ci siamo dimenticati.
E queste verità sono che tutti siamo chiamati ad esprimere solidarietà per la realizzazione dei diritti fondamentali. E allora il fundraising ha anche un'altra funzione di cui a volte, se si parla poco, che è quella di costruire democrazia e giustizia.
Per me il Festival del Fundraising è una grande occasione di relazioni, di incontro ma anche di condivisione di valori. E un modo per ripartire. Appassionati al servizio dei diritti fondamentali delle persone.
Greta Granzini
Responsabile Fundraising Individui presso SOS MEDITERRANEE Italia
Al Festival del Fundraising ho parlato durante la Digital Marathon e ho raccontato come all'interno di SOS Méditerranée, che è l'organizzazione per cui lavoro, cerchiamo di districarci un po come fanno i giocolieri tra la pianificazione a lungo termine che è necessaria in ogni organizzazione e le emergenze che, come potete immaginare, sono davvero all'ordine del giorno.
Secondo me il Festival del Fundraising è un momento fondamentale per tutti i fundraiser per incontrarsi, per fare networking, per imparare nuove strategie, per scambiarsi consigli.
Ma è soprattutto fondamentale per chi magari è un aspirante fundraiser o vuole diventare fundraiser, perché in questo modo può davvero apprendere tantissimi trucchi dai suoi colleghi più esperti. E questo è anche il motivo per cui io mi sono candidata ormai da due anni come speaker, perché mi fa piacere poter restituire a qualche giovane fundraiser quello che io ho appreso e imparato dai fundraiser più anziani in tutti gli anni precedenti.
Sono al mio 13º al Festival, quindi comunque ho avuto l'opportunità di impararne e mi piace poterle condividere con chi invece magari si trova qui per la prima volta.
Mario Flauret
Social Media Manager presso Fondazione Lega del Filo d'Oro
Mi chiamo Mario, vengo da Faenza e sono voluto diventare un Heroe del Festival perché mi piace tornare qua e incontrare vecchi amici. È sempre un'occasione poi, anche per confrontarsi sia sul lavoro che sulla vita.
Il Festival del Fundraising è un momento dove si continua a pensare al lavoro che facciamo, però in modo un po' più leggero, ci si confronta e si imparano cose nuove.
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